Ciao ragazzi! Oggi vi racconto un disco del 1956 che ha fatto a storia del Rock ‘n Roll: “Here’s Little Richard”!
Nell’estate del 1955 il Rock ‘n Roll stava esplodendo ovunque con Fats Domino, Ray Charles, Chuck Berry e Bo Diddley che sfornavano tutti successi a poche settimane l’uno dall’altro.
Desideroso di cavalcare l’onda del Rock ‘n Roll, Art Rupe della Specialty Records, disse al suo miglior talent scout, Bumps Blackwell, di trovare un talento simile a Ray Charles. E al leggendario “Dew Drop Inn” di New Orleans, trovò un cantante e pianista di jump blues sgargiante (e apertamente gay) di nome Little Richard Penniman.
A settembre di quell’anno, Bumps convinse Richard. Lo portò nel piccolo studio J&M di Cosimo Matassa e su un ampex di un quarto di pollice a una traccia, fecero la storia.
L’espressione “sopra le righe” è fin troppo poco per descrivere la spudorata, la quasi folle energia, registrata da Richard, Bumps, Cosimo e dai session men più funky di New Orleans.
“Tutti Frutti” iniziò ad ottobre a scalare le calssifiche. E poi altri favolosi successi seguirono nel 1956, come “Long Tall Sally” e subito dopo “Slippin’ and Slidin’”, “Jenny Jenny” e la mitica “Ready Teddy”
Questa processione maniacale fu raccolta su “Here’s Little Richard” con una foto indimenticabile di Richard in azione.
Un classico a tutto tondo.
“Here’s Little Richard” è l’LP con le classifiche più alte che abbia mai raggiunto questo artista. Potrebbe rivelarsi difficile da trovare su vinile, ma le tracce sono raccolte su molti CD. Il controllo del nome “Specialty” dovrebbe garantire che le copie siano originali e non le copertine inferiori che Richard ha realizzato con altre etichette.
“Here’s Little Richard” è realmente una delle cellule staminali del Rock ‘n Roll. Da questo album l’intero genere è cresciuto
